






Progetto
In occasione dei 150 anni dalla nascita di Aida, il Museo Egizio ha riletto la genesi e il significato storico dell’opera verdiana, riunendo le voci dei due mondi, Europa ed Egitto, che, dalle opposte sponde del Mediterraneo, le hanno dato vita.
Il progetto culturale, a cura di Enrico Ferraris, ha proposto una riflessione critica sul ruolo del componimento lirico nel nuovo disegno dell’immagine dell’Egitto moderno attraverso la mostra “Aida, figlia di due mondi”.
L’allestimento, che è stato visibile dal 17 marzo al 5 giugno 2022 al 3° piano del Museo, è oggi fruibile in forma di tour virtuale attraverso questo sito, unitamente ai vari contenuti prodotti in quella circostanza, nella volontà di creare un’interessante narrazione transmediale. Attraverso il cinema, i podcast, i video, le conferenze di approfondimento, la musica e le visite guidate, il pubblico ha potuto e potrà ancora scoprire i «mondi» di Aida.
Il tutto è stato realizzato grazie alla collaborazione con i seguenti partner: Teatro Regio, Archivio Ricordi, Istituto Nazionale di Studi Verdiani, e altre istituzioni come l’Università di Torino, Aiace, Museo del Cinema, Biblioteca Braidense, Circolo dei Lettori, Libreria Gilibert, Baratti e Milano.
Progetto
In occasione dei 150 anni dalla nascita di Aida, il Museo Egizio ha riletto la genesi e il significato storico dell’opera verdiana, riunendo le voci dei due mondi, Europa ed Egitto, che, dalle opposte sponde del Mediterraneo, le hanno dato vita.
Il progetto culturale, a cura di Enrico Ferraris, ha proposto una riflessione critica sul ruolo del componimento lirico nel nuovo disegno dell’immagine dell’Egitto moderno attraverso la mostra “Aida, figlia di due mondi”. L’allestimento, che è stato visibile dal 17 marzo al 5 giugno 2022 al 3° piano del Museo, è oggi fruibile in forma di tour virtuale attraverso questo sito, unitamente ai vari contenuti prodotti in quella circostanza, nella volontà di creare un’interessante narrazione transmediale.
Attraverso il cinema, i podcast, i video, le conferenze di approfondimento, la musica e le visite guidate, il pubblico ha potuto e potrà ancora scoprire i «mondi» di Aida.
Il tutto è stato realizzato grazie alla collaborazione con i seguenti partner: Teatro Regio, Archivio Ricordi, Istituto Nazionale di Studi Verdiani, e altre istituzioni come l’Università di Torino, Aiace, Museo del Cinema, Biblioteca Braidense, Circolo dei Lettori, Libreria Gilibert, Baratti e Milano.

Trama
Atto I
Radamès, giovane comandante dell’esercito egizio, è designato come condottiero nella battaglia contro gli Etiopi, che stanno per attaccare la valle del Nilo e Tebe. Tuttavia, nell’animo è tormentato dall’amore per Aida, schiava etiope di Amneris, la figlia del Faraone. Quest’ultima è a sua volta innamorata di Radamès e sospetta che ci sia un legame fra lui e Aida.
Atto II
Amneris, preda della gelosia e volenterosa di capire i sentimenti di Aida, le annuncia falsamente la morte di Radamès e, quando la schiava non sa trattenere un grido di dolore, comprende definitivamente che anche lei è innamorata del condottiero.
Intanto Radamès arriva trionfatore a Tebe conducendo lì i prigionieri etiopi, tra i quali si nasconde Amonasro, il padre di Aida e Re d’Etiopia.
Il Faraone, convinto da Radamès, concede la libertà a tutti gli schiavi etiopi, tra cui anche Aida; dunque offre al valoroso comandante la mano di Amneris.
Atto III
Amonasro, avendo scoperto l’amore che lega la figlia a Radames, impone ad Aida di farsi rivelare dal giovane la strada che percorreranno gli egiziani, in modo da consentire agli etiopi in rivolta di sorprendere il nemico.
Di nascosto il re Etiope spia un colloquio fra i due innamorati, nel corso del quale Radames svela ad Aida dove l’esercito Egiziano attaccherà gli etiopi.
Così Amonasro esce allora dal nascondiglio e scappa con Aida.
Radamès si rende conto di aver tradito senza volerlo il proprio paese e si consegna al gran sacerdote Ramfis per espiare il suo tradimento.
Atto IV
Radamès è condannato a morte e Amneris invano cerca di convincerlo a discolparsi e mitigare la pena.
Egli viene sepolto vivo ma nella camera sotterranea trova ad attenderlo Aida. Lì i due amanti si abbracciano morenti, mentre sul sepolcro, ormai chiuso, Amneris disperata si inginocchia.
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Scopri la mostra con la guida del curatore Enrico Ferraris


Indirizzo
Via Accademia delle Scienze, 6
10123 - Torino
Contatti
+39 011 5617776
info@museoegizio.it
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